Lo Zoo di 105 fuori luogo sugli animali. Durante una puntata i dj incitano sevizie sugli animali. I fan protestano.
E’ una notizia che lascia piuttosto increduli, ma fa anche riflettere su come la possibilità di utilizzare un media per diffondere informazioni, notizie e soprattutto opinioni sia un fatto da non prendere mai alla leggera. Stiamo parlando di quanto accaduto durante l’episodio del 12 gennaio del popolare show radiofonico Lo Zoo di 105: nel corso della puntata i dj in studio pare abbiano – a loro dire in maniera scherzosa e ironica- speso diversi minuti descrivendo sevizie varie su animali.
Ecco come riporta l’accaduto Gattivity:
“Tra lazzi e frizzi si sono infatti dilungati su descrizioni di sevizie ad animali. In particolare gatti. Le torture andavano dall’inserimento dei mici nel microonde al divertimento di inserire oggetti nell’ano dei felini ‘per vedere l’effetto che fa’. Gli oggetti maggiormente consigliati erano i petardi. E altro. Tra grasse risate, interventi di ascoltatori che raccontavano le loro ‘prodezze’ nel campo, e istigazioni a emulare”.
Ovviamente gli ascoltatori non hanno fatto attendere reazioni indignate, come riporta lo stesso blog:
“scherzare con la violenza è rischioso. Si sa. Proteste e querele non si sono fatte attendere. La proprietà del Network, che ha da sempre una politica di apertura verso le istanze di tutela degli animali, si è dissociata con un comunicato stampa”.
E non è tutto. Su Passione retriever possiamo leggere il comunicato ufficiale dell’editore della radio, che recita:
Salva la libertà di espressione degli artisti nella determinazione dei contenuti della trasmissione, l’editore sente il bisogno di condannare le affermazioni dei conduttori con riferimento agli animali e ai trattamenti che contrastano con i diritti degli stessi, all’uopo significando che l’arbitraria iniziativa dei conduttori e stata assunta in trasmissione diretta che non consente all’editore controllo preventivo.
Inoltre Marco Mazzoli e soci hanno promesso in diretta di impegnarsi in prima persona in un lavoro di volontariato nei canili.
Leggiamo, quindi, le parole di uno dei dj in studio durante la puntata in questione, che si profonde in scuse e giustificazioni – purtroppo tardive – e segnala che, grazie a questo episodio, la natura del programma cambierà radicalmente (lo trovate su Zoo Blog) per evitare che gli speaker si lascino sfuggire la situazione di mano:
In queste ore abbiamo avuto modo di parlare con diversi rappresentanti di varie associazioni, con cui ci siamo scusati e chiariti… persone davvero molto disponibili e che ascoltano lo Zoo…
“Domani faremo un’ora di speciale in cui chiariremo l’accaduto e ci scuseremo con loro in diretta e poi amici, come dicevo nei posto precedenti….”THIS IS THE END”….il nostro presidente non vuole che andiamo più in diretta, ma ci vuole registrati, sapete bene che questo è impossibile e che questo ci porterà all’ennesima mega litigata e alla rottura definitiva”.
Quindi non è ancora certo se Lo Zoo di 105 chiuderà. Ma è un’ipotesi non inverosimile.
In Rete già si sono scatenati, per contro, i giovani e i meno giovani fedelissimi del programma, che chiedono a gran voce la revoca della decisione. Qualcuno insinua il sospetto che la questione animalista sia un pretesto che nasconde qualcosa di più losco e grosso… ma le teorie della cospirazione vanno di moda. E a volte offuscano anche la comprensione di un fenomeno che di oscuro non ha proprio nulla.
Lasciamo per ultima l’amara considerazione contenuta nel comunicato del Collettivo Animalista riportato da La vita senza paraocchi, a degna chiusura di questo post:
“Passiamo la nostra vita per cercare di convincere la gente che gli animali non umani hanno diritto al rispetto e alla dignita’, e in mezz’ora di pazzia in diretta l’invito a massacrare i gatti per divertimento e a mangiarli viene ascoltato da 5 milioni di Italiani. Che vergogna”.