Ne parla Gizmodo, specificando che si tratta quasi di un paradosso: secondo la teoria della relatività di Einstein, la luce si propaga nello spazio vuoto a una velocità di 300.00 chilometri al secondo. Tuttavia, la luce rallenta se deve propagarsi attraverso determinati materiali, come ad esempio l’acqua o il vetro. Questa differenza si chiama indice di rifrazione, ovvero la misura del rallentamento della luce quando deve passare attraverso diversi materiali.
Ed è qui che entrano in gioco i ricercatori del FOM Institute for Atomic and Molecular Physics di Amsterdam che, insieme a un team dell’Università della Pennsylvania, hanno creato un materiale che ha un indice di rifrazione pari a zero. Il che significa, a conti fatti, che attraverso questo materiale la luce si può propagare a una velocità infinita.
Di che materiale si tratta? È un rettangolino di biossido di silicio, lungo 2000 nanometri e spesso 85, circondato da argento, un materiale che non permette la penetrazione della luce. Tuttavia, come questo minuscolo rettangolino possa permettere di far viaggiare la luce infinitamente veloce resta un mistero per tutti coloro che non hanno una laurea in fisica molecolare.
Gizmodo lo spiega così:
“A causa della dimensione ridotta del materiale, la luce rimbalza al suo interno, interferendo con se stessa e creando un pattern di luce e buio. Oltre una certa frequenza, tutto diventa assenza di luce. Ma a una frequenza particolare l’intero strumento si illumina intensamente: questo perché la luce non viaggia più in onde, come siamo abituati a percepirla in natura. Qui la luce si muove in perfetta sincronia. Il che più significare solo una cosa: che la luce sta viaggiando a velocità infinita”.
C’è un però. Come ha fatto notare Science la luce ha due velocità: la velocità di fase, che indica a che velocità di muovono le onde su una certa lunghezza, e la velocità di gruppo che indica quanto velocemente la luce può trasmettere le informazioni.
Cosa significa? Che questo materiale ha permesso agli scienziati di osservare solo la velocità di fase, ma la velocità di gruppo non sembra poter superare le leggi della relatività. Ciò implica che questa scoperta potrebbe trovare applicazione nella progettazione nuove antenne per la trasmissione dei dati, o nella realizzazione di nuovi circuiti ottici. Ma, per il momento, non rende possibile il sogno di poter trasmettere istantaneamente dati e informazioni a qualsiasi distanza