Spesso considerato un super alimento, lo zenzero ha anche delle controindicazioni. Ecco chi non dovrebbe mangiarlo
Lo zenzero è spesso considerato un vero toccasana per la salute, eppure oggi la ricerca ci dice che può avere anche delle controindicazioni. Radice dal sapore pungente e dalle origini antiche, è utilizzato da secoli sia in cucina che in medicina tradizionale. Originario dell’Asia meridionale, lo zenzero è diventato un ingrediente fondamentale in molte culture per le sue molteplici proprietà benefiche, ma facciamo attenzione.
Una delle caratteristiche più note dello zenzero è la sua potente azione antinfiammatoria. Gli antiossidanti contenuti al suo interno combattono i radicali liberi, riducendo il rischio di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiovascolari. Le sue proprietà antinfiammatorie, inoltre, possono anche aiutare a ridurre il dolore e migliorare la mobilità nelle persone affette da osteoartrite e artrite reumatoide.
Lo zenzero è conosciuto per le sue proprietà digestive. È particolarmente efficace nel trattare vari disturbi gastrointestinali, come la nausea e il vomito. Stimola la produzione di enzimi digestivi, migliorando l’assorbimento dei nutrienti e prevenendo disturbi come la dispepsia e il gonfiore addominale.
Infine, il consumo regolare di zenzero può rafforzare il sistema immunitario. Le sue proprietà antimicrobiche e antivirali, infatti, aiutano a combattere infezioni e a prevenire malattie comuni come il raffreddore e l’influenza. Durante i mesi invernali,quindi, una tisana a base di zenzero può essere un ottimo rimedio per prevenire i malanni stagionali.
Le controindicazioni dello zenzero
Fin qui le buone notizie, ma anche un alimento così utile può avere le sue controindicazioni. E lo zenzero ce le ha. Il suo consumo, in particolare a stomaco vuoto o per chi soffre di gastrite, può provocare acidità di stomaco, causando bruciore e reflusso acido. Nei casi più gravi, potrebbe contribuire allo sviluppo di ulcere gastriche. Le persone affette da sindrome del colon irritabile, quindi, devono essere caute con la sua assunzione poiché può aumentare la motilità intestinale, causando gonfiore addominale, diarrea e produzione eccessiva di gas.
Il consumo eccessivo di zenzero, inoltre, può influenzare la pressione sanguigna, la capacità di coagulazione e il ritmo cardiaco, portando a palpitazioni, specialmente nelle persone con problemi cardiaci preesistenti, ed interferendo con con la coagulazione, risultando rischioso per coloro che assumono farmaci anticoagulanti, antinfiammatori e antiaggreganti piastrinici. Questo effetto può aumentare il rischio di sanguinamenti.
Infine, ci sono alcune persone in particolari condizioni che non dovrebbero assumerlo. Innanzitutto le donne in stato di gravidanza, poiché potrebbe causare gravi contrazioni uterine. Peraltro, durante l’allattamento, il sapore intenso dello zenzero può alterare il gusto del latte materno, rendendolo meno gradito al neonato. Infine, un suo uso eccessivo può acuire i problemi di emorroidi. Ed interferire con alcuni farmaci, per questo è sconsigliato a chi soffre di diabete.