I bonus casa rischiano di andare persi se si commette un errore banale ma significativo: meglio controllare subito i documenti.
In una situazione generale di restrizione sui bonus legati agli immobili ma anche nella necessità di dover affrontare lavori importanti, soprattutto in relazione alle modifiche strutturali che tutti gli italiani dovranno fare all’interno delle proprie case, è fondamentale capire bene come ottenere le agevolazioni previsti dallo Stato, ma anche come non perderli.
Purtroppo non basta fare richiesta, l’iter è molto più articolato e richiede attenzione. Soprattutto per quelli attualmente in uso, il problema è dato da ciò che si riporta nel 730 e anche dai documenti da dover conservare successivamente.
La maggior parte dei bonus attivi in ambito casa al momento prevede la medesima modalità. La richiesta viene fatta mediante dichiarazione dei redditi con la percentuale stabilita che viene quindi suddivisa in 10 rate con la possibilità di ottenere un rimborso IRPEF nel 730.
Ciò che tutti sottovalutano però è quella che viene chiamata “capienza fiscale” che può portare a problemi comuni. Se infatti non si pagano tasse a sufficienza il rischio è che, pur spettando, il bonus venga perso. Un esempio può essere quello riferito alle ristrutturazioni.
Ponendo il caso in cui un cittadino deve ricevere 48 mila euro (ovvero il massimo che si può ottenere al momento), andando a fare la dichiarazione dei redditi dovrà pagare della tasse, che dipendono dalla propria posizione fiscale. In questo caso, quindi, si fa un bilanciamento tra ciò che si deve e ciò che si deve ottenere dall’INPS. Il problema è che questo bonus, unitamente a tutti gli altri di cui si va a godere (ad esempio palestra dei figli, spese funebri, costi del veterinario, spese mediche ecc) aumenta ulteriormente la cifra che si dovrebbe ottenere.
La capienza fiscale può essere definita come quella no tax area a cui ognuno ha diritto. Ed è fissata per i lavoratori dipendenti in 8174 euro, per i pensionati 8500 euro e per i lavoratori autonomi in 5.500 euro. Vuol dire che superata questa soglia si rischia di perdere tutto, o meglio l’eccedenza. Il problema è però che bisogna conservare i suddetti limiti entro tutto il periodo in cui si riceve il rimborso del beneficio. Quindi per i bonus casa a 10 anni. Ecco dunque che appare vivido il limite che non è poi così lontano, soprattutto se si sommano tante cose. E ci si aspetta di avere da parte dell’INPS molti fondi sotto forma di rimborso.
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