Una nota casa automobilistica sta sperimentando i “freni virtuali” per la sua nuova motocicletta: ecco di quale si tratta.
È ovvio parlare dei vantaggi dei freni su una moto, un’auto o qualsiasi altro veicolo. Fondamentalmente impediscono al conducente di schiantarsi contro qualcosa. Ma per i marchi sono troppo costosi. O almeno così pensa la filiale elettrica di una casa motociclista più famosa al mondo.
Secondo i resoconti dei media, il marchio ha richiesto un brevetto chiamato “freni virtuali”. Secondo questo, l’azienda sta cercando modi in cui possa rimuovere completamente i freni meccanici e ad attrito da almeno una ruota della motocicletta. Questo, secondo il marchio, aiuterà a ridurre sia il costo che il peso della motocicletta. Di seguito, scopriamo maggiori dettagli.
Harley-Davidson attraversa da anni una serie di problemi in termini di vendita delle sue motociclette “vecchio stile”, e la divisione moto elettriche non ha ancora finito di rilanciarsi. Da qui le manovre e gli sforzi della leggendaria azienda nordamericana. Ma c’è ancora bisogno di soluzioni per convincere i potenziali clienti e ridurre il prezzo delle loro moto elettriche, che partono da circa 15.000 dollari, sarebbe un aiuto e, ovviamente, si potrebbero raggiungere più utenti.
Ciò che Harley ha brevettato per la sua LiveWire è un sistema di frenatura virtuale che consentirebbe di lasciare da parte i freni tradizionali. Si starebbe cioè valutando la possibilità di non utilizzare i freni idraulici, che sono meccanici e agiscono per attrito. Questo è almeno quanto propone un brevetto che sembra pensare maggiormente all’utilizzo di un sistema del genere sulla ruota posteriore, mentre sull’anteriore verrebbe mantenuto l’impianto frenante convenzionale.
Il brevetto menziona inoltre come questi freni meccanici possano essere sostituiti da quelli “virtuali”, che utilizzano la frenata rigenerativa come unico meccanismo per frenare almeno una ruota. Con questo aggiornamento, il peso dell’intero veicolo e i costi di produzione possono essere ridotti, quindi sarebbe una vittoria su due fronti. La nuova tecnologia ricorrerebbe a quella che conosciamo come frenata rigenerativa, ma al livello di quella che nel mondo automobilistico è conosciuta come “un pedale”.
Si tratta di un’opzione che consente di guidare in determinati scenari utilizzando solo il pedale dell’acceleratore. Tale metodo è stato visto nei modelli Ford, BMW o Hyundai, tra gli altri produttori. Sulla moto, abbinato ad un freno meccanico, (che sarebbe quello anteriore), consentirebbe un miglioramento delle prestazioni dell’insieme e, in ogni caso, frenate brusche e di emergenza sarebbero risolte con il freno della ruota anteriore.
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