Questi alimenti non vanno mai in frigo ma in molti sbagliano: diventano immangiabili

Il frigorifero è uno degli elettrodomestici più amati e utilizzati nelle nostre case, un vero e proprio salvavita per conservare molti dei nostri cibi preferiti.

Tuttavia, non tutto ciò che mangiamo beneficia della refrigerazione. Alcuni alimenti, infatti, possono perdere sapore, consistenza o addirittura proprietà nutritive se conservati al freddo.

Alimenti fuori frigo
Questi alimenti non vanno in frigo, ma non lo sai (Magazine.Liquida.it)

Ecco una lista di 14 alimenti che sarebbe meglio tenere fuori dal frigo.

14 alimenti da non mettere in frigo

Passiamo ora all’analisi degli alimenti spiegandone anche il perché di ognuno di questi.

Frigo e alimenti
Questi alimenti non vanno in frigo (Magazine.Liquida.it)

Pomodori, sapore e consistenza compromessi: I pomodori sono il primo esempio di come il frigorifero possa alterare negativamente la qualità di un alimento. La refrigerazione rompe le membrane interne del pomodoro, rendendolo farinoso e influenzando negativamente il suo processo di maturazione. Questo porta a una perdita significativa del sapore originale del pomodoro.

Patate, alterazione del sapore: Anche le patate soffrono la permanenza in ambiente freddo. Le basse temperature trasformano l’amido in zucchero, modificando così il loro gusto naturale. Per preservarne la qualità è consigliabile conservarle in sacchetti di carta che rallentano questo processo.

Pane, invecchiamento precoce: Contrariamente a quanto molti pensano, il pane si conserva male in frigorifero poiché tende ad invecchiare più rapidamente perdendo sapore. Una soluzione può essere quella di tagliarlo a fette e congelarlo per poi utilizzarlo all’occorrenza.

Burro, difficoltà nella spalmabilità: Il burro diventa estremamente duro quando refrigerato rendendo difficile usarlo su pane o toast. Sebbene possa essere conservato fuori dal frigo per circa una settimana (dipendentemente dalla temperatura ambiente), l’ideale sarebbe tenerne una piccola quantità a disposizione fuori dal frigo per l’uso quotidiano.

Cipolla e aglio, perdita delle proprietà: Cipolle e aglio perdono le loro caratteristiche essenziali se tenuti in frigorifero diventando duri. La loro conservazione ideale prevede un luogo buio, fresco ed asciutto; un sacchetto di stoffa può fare al caso.

Formaggi secchi, cambio nel sapore: I formaggi secchi come il parmigiano non necessitano di essere refrigerati poiché ciò potrebbe alterarne il gusto rendendoli insipidi. Un contenitore ermetico a temperatura ambiente è sufficiente per la loro conservazione.

Meloni e pesche, Perdita di sapore: Questi frutti perdono parte del loro aroma se mantenuti sotto i 10 gradi Celsius; pertanto è consigliabile tenerli a temperatura ambiente fino al momento del consumo.

Miele, cristallizzazione: Il miele ha proprietà naturali che ne permettono la conservazione senza necessità di refrigerazione; anzi, il freddo favorisce la cristallizzazione compromettendo texture ed alcune proprietà benefiche.

Olio d’oliva, indurimento: L’olio d’oliva si condensa facilmente quando esposto alle basse temperature del frigorifero assumendo una consistenza simile al burro ed alterandone anche il gusto originario; meglio quindi tenerlo in luogo fresco ma non freddo.

Cioccolato, formazione dello strato bianco: La permanenza prolungata nel frigo può causare la formazione di uno strato bianco sulla superficie del cioccolato dovuto alla separazione dei grassi che ne modifica sia l’aspetto sia il gusto; meglio quindi optare per un luogo fresco ed asciutto lontano da fonti dirette di calore o luce solare diretta.

Caffè, alterazioni nel sapore: Il caffè subisce variazioni simili al cioccolato quando tenuto in frigorifero con cambiamenti nel suo aroma distintivo; trovare alternative alla sua conservazione è sicuramente consigliabile.

Cereali (Pasta, farina e zucchero), perdita delle proprietà: Conservati a bassa temperatura questi alimentari base possono subire alterazioni nelle loro caratteristiche organolettiche compresa la perdita delle vitamine oltre che modifiche nella consistenza.

Prosciutti vari: Diversamente da quanto si potrebbe pensare alcuni tipi specifici di prosciutto vedono compromesso quel “sapore speciale” se mantenuti troppo tempo al freddo; meglio quindi optare per una corretta aerazione piuttosto che refrigerarli.

Basilico: Infine anche le erbe aromatiche come il basilico soffrono molto le basse temperature accelerando i processi di decomposizione oltre ad assorbire odori estranei presenti nel fridge; posizionarlo invece in un bicchiere d’acqua può aiutare a mantenerlo fresco più lungamente senza ricorrere alla refrigerazione.

Queste indicazioni suggeriscono come spesso sia preferibile valutare attentamente quali alimentari mettere o meno nel nostro fedele alleato della cucina moderna evitando così spiacevoli sorprese culinarie!

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