Se il pacco viene smarrito è diritto del cliente avere il rimborso: la novità della Cassazione sulle spedizioni Poste Italiane.
Finalmente viene chiarito un enorme dubbio che attanaglia sempre più clienti. È successo praticamente a tutti almeno una volta nella vita di ritrovarsi di fronte a una spedizione enormemente in ritardo o ancora peggio, a un pacco smarrito. Cosa fare in questi casi? Le assistenze sono sempre pessime, lunghe attese per la risoluzione del problema, anzi molte volte neanche viene risolto, e a rimetterci è solo il cliente. Questo ovviamente non accade solo con Poste Italiane, ma in generale con qualsiasi tipo di spedizione.
Sono talmente tante gli escamotage per evitare di prendersi la colpa, che alla fine diventa difficile capire chi deve ottenere rimborso. La Corte di Cassazione è intervenuta per il caso Poste Italiane, mettendo in chiaro cosa dice la legge.
Nel caso in cui si fosse pagato anche un prezzo abbastanza alto una spedizione che sarebbe dovuta essere express, arrivando il giorno dopo, e invece si è rivelata più lenta del dovuto, è questo il caso in cui si può richiedere risarcimento. Se ad esempio la spedizione arrivasse dopo 5 giorni, ma si fosse pagato un pacco celere, il rimborso è assicurato non solo con mancata consegna del pacco, ma anche in caso di ritardo, ecco come.
Se fino a qualche tempo fa il rimborso massimo da poter richiedere era legato solo al prezzo della spedizione, ad oggi per la Cassazione la legge è cambiata perché sarebbe stato incostituzionale agevolare solo Poste Italiane, esentando l’ente da rimborsi più cospicui. Ciò significa che da questo momento in poi sarà costretto a cambiare anche l’approccio alle spedizioni. In questo modo i ritardi saranno evitati il più possibile per cercare di non incappare in clienti arrabbiati del disservizio che fanno causa.
Nel caso in cui la spedizione fosse più lenta del previsto, si potrà infatti mandare un reclamo a Poste Italiane con la richiesta di rimborso non solo della spedizione ma anche dei danni arrecati per via del disservizio. Si presume infatti che la scelta di un pagamento extra per una spedizione in un giorno, ad esempio, sia legata a una motivazione estremamente importante, anche un solo giorno di ritardo potrebbe diventare un problema.
Con la decisione della Cassazione, da una parte si tenderà ad avvantaggiare il cliente, ma dall’altra si farà anche un ‘favore’ a PT perché le persone si sentiranno più sicure di sceglierlo come ente per le spedizioni.
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