Arriva una brutta notizia per tutti i viaggiatori italiani. Le nuove regole sono ancora più restrittive: nessuno potrà più farlo.
Quando si prende un volo, sono tantissime le regole che bisogna rispettare. Spesso, proprio queste potrebbero creare non poche polemiche, specialmente tra gli esigenti viaggiatori italiani. Una delle norme più famose è quella dei liquidi, che, come si sa, non possono superare i 100 ml. Di recente, il Regno Unito ha annunciato il nuovo divieto per trasporto liquidi che ha suscitato non poche polemiche. Eppure, solo qualche mese fa, il Paese britannico pareva in procinto di allentare queste restrizioni.
Un provvedimento che poteva essere facilmente applicato grazie ai nuovi scanner di sicurezza. La maggior parte degli aeroporti britannici, però, ancora li deve implementare. Questo divieto risale al 2006, in seguito ad un attacco terroristico sulla tratta Londra – Stati Uniti. L’attacco, fortunatamente fallito, vedeva l’utilizzo di esplosivi liquidi fatti in casa. Il divieto però, di recente, è stato revocato grazie ai nuovi scanner 3D che permettono di controllare meglio i bagagli. Il rinvio della loro implementazione ha quindi suscitato non poco disappunto.
I principali aeroporti britannici, tra cui Heathrow, Gatwick e Manchester, hanno recentemente annunciato che non saranno in grado di rispettare la scadenza di giugno 2024 per l’installazione dei nuovi scanner di sicurezza a tomografia computerizzata (CT). Questi scanner avanzati forniscono immagini 3D più chiare e precise, rendendo i controlli di sicurezza più efficienti. Attualmente gli scanner CT sono già in uso in aeroporti come London City e Teesside, permettendo ai passeggeri di non rimuovere laptop o contenitori di liquidi dal bagaglio a mano e consentendo il trasporto di bottiglie più grandi.
La loro completa implementazione in tutti gli aeroporti del Regno Unito, però, è prevista per il 2025. Il mancato rispetto della scadenza è attribuibile a vari fattori. Le dimensioni e il peso delle nuove apparecchiature rappresentano una sfida logistica significativa.
A questo si sommano anche i costi elevati unitamente ai requisiti di formazione per il personale di sicurezza, che ne hanno complicato ulteriormente l’implementazione. Gli aeroporti più piccoli stanno lottando per far fronte ai costi multimilionari necessari per dei nuovi scanner.
Anche gli aeroporti più grandi stanno affrontando difficoltà logistiche nel trovare tempo e spazio per l’installazione delle apparecchiature senza interrompere le operazioni quotidiane. La decisione di posticipare l’implementazione dei nuovi scanner ha suscitato un forte disappunto tra i viaggiatori, in particolare tra gli italiani. Sono in tanti coloro che aspettano questi nuovi scanner per dei controlli più veloci, ma, soprattutto, per revocare il fastidioso limite legato ai liquidi.
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